Due aziende al fuorisalone

FuorisaloneHallPer il “fuori salone” del mobile ci venne dato l’incarico di progettare gli allestimenti da due aziende: di illuminazione e di arredamento in ferro battuto. Le sedi dell’allestimento sarebbero state duplici per entrambi le aziende: l’hotel Hilton e il Crown Plaza di Milano. Il periodo era limitato alla settimana del salone del mobile e, gli allestimenti erano inseriti all’interno dei circuiti dei fuori – salone. I budget oltre che essere estremamente limitati erano anche molto diversi: limitatissimi per l’azienda di illuminazione e leggermente maggiore per la neonata azienda di letti e complementi. Per l’esposizione delle lampade abbiamo puntato sul concetto di diffusione del fascio luminoso e sulla volontà di creare attesa. In pratica abbiamo previsto la realizzazione di coni in tulle e mascherature nello stesso materiale. Dello stesso colore abbiamo poi rivestito dei cubi di esposizione esistente. L’azienda, sul mercato da diversi anni e proponente principalmente oggetti in stile richiedeva, inoltre, un taglio più “classico”.

Il risultato è stato buono come pure il riscontro dei visitatori.

Per i letti e i complementi abbiamo osato un po’ di più. Siamo partite dalle origini del materiale ferro composto dai 4 elementi fondamentali della filosofia classica: fuoco, acqua, aria e terra. Queste sono diventate le ambientazione delle 4 linee presentate. Ogni ambiente era posizionato su di una pedana e doveva essere il più possibile autonomo dalle strutture degli alberghi per evitare problemi di manutenzione successiva. Tale limitazione ha consentito l’esibizione fantastica degli elementi. L’acqua in maniera ludica è stata rappresentata da una pedana “galleggiante”. Sul perimetro laterale della stessa sono stati posizionate vasche d’acqua in plexiglas, con colorazione naturale e biologica disinfettante in colore blu, all’interno delle quali liberamente si muovevano tantissimi pesciolini rossi. Dal soffitto gocce d’acqua e un pannello “filosofico” contribuivano a ribadire il concetto,

l’aria oltre che essere rappresentata da un soffice strato di pellicola pluriball presentava delle ali stilizzate in sommità del letto che danzavano liberamente grazie alle correnti d’aria spontanee. Il fuoco con delle semplici fiamme in tulle su struttura di filo di ferro sottostante e la terra nell’allestimento vitale. Il letto si poggiava su un tappeto erboso vero e “galleggiava “ sulle stesse vasche in plexiglass dell’acqua, questa volta riempite con disegni geologici scanditi dalle diverse consistenze dei materiali terrosi.

 

Per entrambe le aziende abbiamo seguito la veste grafica di inviti e cataloghi.

 

Allestimento Palazzo Marino

Allestimento Palazzo MarinoGli ambienti di rappresentanza di Palazzo Marino hanno ospitato per pochi giorni, da giovedì 17 a domenica 20 maggio 2007, il grande racconto per immagini Milano, scuola di carità: un percorso costituito da sessantaquattro pannelli, che, riproducendo preziosi documenti, fotografie d’epoca, dipinti e oggetti d’uso quotidiano offrono al visitatore l’opportunità unica di conoscere un aspetto poco noto della storia della nostra città.

Con questa mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Milano e l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Azienda di Servizi alla Persona “Golgi-Redaelli” vuole rendere partecipe la collettività della bellezza e dell’importanza del suo patrimonio culturale: un’eredità storica complessa e affascinante che risale agli antichi Luoghi Pii Elemosinieri, ossia agli enti che nel corso di sette secoli hanno operato per soccorrere le fasce più deboli della cittadinanza.

Allestimento Palazzo Marino 2L’idea che ha dato vita a questa iniziativa ha le sue origini già nel 2003, con l’avvio dei lavori di riordino dei grandi fondi documentari relativi all’assistenza erogata dal nostro ente tra il Sette e il Novecento, grazie al progetto Milano sconosciuta ritrovata sostenuto con generosità dalla Fondazione Cariplo e con il contributo della Regione Lombardia. Con l’anno scolastico 2004-2005, a tale programma d’interventi archivistici è stato affiancato un innovativo Laboratorio di didattica della storia, intitolato A scuola di carità – Alle radici della solidarietà ambrosiana, che ha coinvolto le scuole secondarie milanesi e lombarde in un percorso di avvicinamento alle fonti documentarie.

 

Allestimento Palazzo Marino 3I frutti di questo lavoro sono confluiti nei pannelli di tre mostre divulgative itineranti, le quali costituiscono il cuore del percorso proposto a Palazzo Marino: dopo una parte introduttiva vengono illustrate le iniziative milanesi per il ricovero e il reinserimento sociale di disoccupati, mendicanti e inabili al lavoro nella sezione intitolata Senza casa, senza lavoro 1784-1978. Segue Zero in condotta!? 1817-1972, che offre al visitatore la possibilità di conoscere l’esperienza dell’Istituto Derelitti di Milano nel soccorso ai minorenni disagiati. La terza sezione, I frutti della carità. Protagonisti dell’assistenza a Milano 1738-1964, propone invece i percorsi di vita individuali di alcuni benefattori, amministratori e assistiti.

L’allestimento è stato concepito nel rispetto dei luoghi ospitanti. Il risultato è un percorso mimetico, che poco si discosta dal contenitore sia della sala Alessi che del cortile d’onore. Il layout grafico è piacevole come pure quello dell’allestimento che orienta il visitatore, attraverso poche tappe alla scoperta dei contenuti della mostra.

 

 

 

  • Committente: Asp, Istituto Golgi-Redaelli
  • Segreteria scientifica: Ad artem S.r.l.
  • Progettisti: Raffaella Ferrara, Giusy Bisicchia
  • Strutture: Ing. Dario Parravicini

 

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Mostra Senza casa e senza lavoro

Allestimento – supporti e grafica

Il progetto, realizzato in collaborazione con Ad Artem, nasce dall’esigenza delle IPAB di raccontarsi. Da qui una serie di pannelli espositivi che, in maniera itinerante, ripercorrono la storia degli istituti benefici e, grazie all’iniziativa, aprono le porte al pubblico.
Lo studio del supporto comprende una scelta obbligata: l’utilizzo dell’acciaio. La sagoma invece si adatta ad una doppia funzione che rende possibile la singola o la doppia esposizione grazie ad un meccanismo studiato ad hoc. Le fioriere svolgono oltre alla funzione estetica anche quella di “zavorra” per evitare il ribaltamento nei luoghi aperti.

  • Committente: Asp, Istituto Golgi-Redaelli
  • Segreteria scientifica: Ad artem S.r.l.
  • Progettisti: Raffaella Ferrara, Giusy Bisicchia
  • Strutture: Ing. Dario Parravicini