Archivi per 2007

Due aziende al fuorisalone

FuorisaloneHallPer il “fuori salone” del mobile ci venne dato l’incarico di progettare gli allestimenti da due aziende: di illuminazione e di arredamento in ferro battuto. Le sedi dell’allestimento sarebbero state duplici per entrambi le aziende: l’hotel Hilton e il Crown Plaza di Milano. Il periodo era limitato alla settimana del salone del mobile e, gli allestimenti erano inseriti all’interno dei circuiti dei fuori – salone. I budget oltre che essere estremamente limitati erano anche molto diversi: limitatissimi per l’azienda di illuminazione e leggermente maggiore per la neonata azienda di letti e complementi. Per l’esposizione delle lampade abbiamo puntato sul concetto di diffusione del fascio luminoso e sulla volontà di creare attesa. In pratica abbiamo previsto la realizzazione di coni in tulle e mascherature nello stesso materiale. Dello stesso colore abbiamo poi rivestito dei cubi di esposizione esistente. L’azienda, sul mercato da diversi anni e proponente principalmente oggetti in stile richiedeva, inoltre, un taglio più “classico”.

Il risultato è stato buono come pure il riscontro dei visitatori.

Per i letti e i complementi abbiamo osato un po’ di più. Siamo partite dalle origini del materiale ferro composto dai 4 elementi fondamentali della filosofia classica: fuoco, acqua, aria e terra. Queste sono diventate le ambientazione delle 4 linee presentate. Ogni ambiente era posizionato su di una pedana e doveva essere il più possibile autonomo dalle strutture degli alberghi per evitare problemi di manutenzione successiva. Tale limitazione ha consentito l’esibizione fantastica degli elementi. L’acqua in maniera ludica è stata rappresentata da una pedana “galleggiante”. Sul perimetro laterale della stessa sono stati posizionate vasche d’acqua in plexiglas, con colorazione naturale e biologica disinfettante in colore blu, all’interno delle quali liberamente si muovevano tantissimi pesciolini rossi. Dal soffitto gocce d’acqua e un pannello “filosofico” contribuivano a ribadire il concetto,

l’aria oltre che essere rappresentata da un soffice strato di pellicola pluriball presentava delle ali stilizzate in sommità del letto che danzavano liberamente grazie alle correnti d’aria spontanee. Il fuoco con delle semplici fiamme in tulle su struttura di filo di ferro sottostante e la terra nell’allestimento vitale. Il letto si poggiava su un tappeto erboso vero e “galleggiava “ sulle stesse vasche in plexiglass dell’acqua, questa volta riempite con disegni geologici scanditi dalle diverse consistenze dei materiali terrosi.

 

Per entrambe le aziende abbiamo seguito la veste grafica di inviti e cataloghi.

 

Allestimento Palazzo Marino

Allestimento Palazzo MarinoGli ambienti di rappresentanza di Palazzo Marino hanno ospitato per pochi giorni, da giovedì 17 a domenica 20 maggio 2007, il grande racconto per immagini Milano, scuola di carità: un percorso costituito da sessantaquattro pannelli, che, riproducendo preziosi documenti, fotografie d’epoca, dipinti e oggetti d’uso quotidiano offrono al visitatore l’opportunità unica di conoscere un aspetto poco noto della storia della nostra città.

Con questa mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Milano e l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Azienda di Servizi alla Persona “Golgi-Redaelli” vuole rendere partecipe la collettività della bellezza e dell’importanza del suo patrimonio culturale: un’eredità storica complessa e affascinante che risale agli antichi Luoghi Pii Elemosinieri, ossia agli enti che nel corso di sette secoli hanno operato per soccorrere le fasce più deboli della cittadinanza.

Allestimento Palazzo Marino 2L’idea che ha dato vita a questa iniziativa ha le sue origini già nel 2003, con l’avvio dei lavori di riordino dei grandi fondi documentari relativi all’assistenza erogata dal nostro ente tra il Sette e il Novecento, grazie al progetto Milano sconosciuta ritrovata sostenuto con generosità dalla Fondazione Cariplo e con il contributo della Regione Lombardia. Con l’anno scolastico 2004-2005, a tale programma d’interventi archivistici è stato affiancato un innovativo Laboratorio di didattica della storia, intitolato A scuola di carità – Alle radici della solidarietà ambrosiana, che ha coinvolto le scuole secondarie milanesi e lombarde in un percorso di avvicinamento alle fonti documentarie.

 

Allestimento Palazzo Marino 3I frutti di questo lavoro sono confluiti nei pannelli di tre mostre divulgative itineranti, le quali costituiscono il cuore del percorso proposto a Palazzo Marino: dopo una parte introduttiva vengono illustrate le iniziative milanesi per il ricovero e il reinserimento sociale di disoccupati, mendicanti e inabili al lavoro nella sezione intitolata Senza casa, senza lavoro 1784-1978. Segue Zero in condotta!? 1817-1972, che offre al visitatore la possibilità di conoscere l’esperienza dell’Istituto Derelitti di Milano nel soccorso ai minorenni disagiati. La terza sezione, I frutti della carità. Protagonisti dell’assistenza a Milano 1738-1964, propone invece i percorsi di vita individuali di alcuni benefattori, amministratori e assistiti.

L’allestimento è stato concepito nel rispetto dei luoghi ospitanti. Il risultato è un percorso mimetico, che poco si discosta dal contenitore sia della sala Alessi che del cortile d’onore. Il layout grafico è piacevole come pure quello dell’allestimento che orienta il visitatore, attraverso poche tappe alla scoperta dei contenuti della mostra.

 

 

 

  • Committente: Asp, Istituto Golgi-Redaelli
  • Segreteria scientifica: Ad artem S.r.l.
  • Progettisti: Raffaella Ferrara, Giusy Bisicchia
  • Strutture: Ing. Dario Parravicini

 

Allestimento Palazzo Marino 4Allestimento Palazzo Marino 5Allestimento Palazzo Marino 6Allestimento Palazzo Marino 7Allestimento Palazzo Marino 8

H house

Villa a Lesmo
Il progetto prevedeva la versatilità delle funzioni e la possibilità di creare unità abitative distinte a partire da un’unica matrice originale

  • Committente: Privato
  • Progettista capogruppo: Parsec S.r.l.
  • Gruppo di progettazione: arch. Paolo Giovenzana
    arch. Raffaella Ferrara
    arch. Gabriella Greco
  • Collaboratori: Cristiano Poli
  • Consulenti: ing. Dario Parravicini
    ing. Luca Mancinelli

Mostra Senza casa e senza lavoro

Allestimento – supporti e grafica

Il progetto, realizzato in collaborazione con Ad Artem, nasce dall’esigenza delle IPAB di raccontarsi. Da qui una serie di pannelli espositivi che, in maniera itinerante, ripercorrono la storia degli istituti benefici e, grazie all’iniziativa, aprono le porte al pubblico.
Lo studio del supporto comprende una scelta obbligata: l’utilizzo dell’acciaio. La sagoma invece si adatta ad una doppia funzione che rende possibile la singola o la doppia esposizione grazie ad un meccanismo studiato ad hoc. Le fioriere svolgono oltre alla funzione estetica anche quella di “zavorra” per evitare il ribaltamento nei luoghi aperti.

  • Committente: Asp, Istituto Golgi-Redaelli
  • Segreteria scientifica: Ad artem S.r.l.
  • Progettisti: Raffaella Ferrara, Giusy Bisicchia
  • Strutture: Ing. Dario Parravicini

Milano – Palazzo Marino

Allestimento

Gli ambienti di rappresentanza di Palazzo Marino hanno ospitato, per pochi giorni, da giovedì 17 a domenica 20 maggio 2007, il grande racconto per immagini Milano, scuola di carità: un percorso costituito da sessantaquattro pannelli, che, riproducendo preziosi documenti, fotografie d’epoca, dipinti e oggetti d’uso quotidiano offrono al visitatore l’opportunità unica di conoscere un aspetto poco noto della storia della nostra città.
Con questa mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Milano e l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Azienda di Servizi alla Persona “Golgi-Redaelli” vuole rendere partecipe la collettività della bellezza e dell’importanza del suo patrimonio culturale: un’eredità storica complessa e affascinante che risale agli antichi Luoghi Pii Elemosinieri, ossia agli enti che nel corso di sette secoli hanno operato per soccorrere le fasce più deboli della cittadinanza.
L’idea che ha dato vita a questa iniziativa ha le sue origini già nel 2003, con l’avvio dei lavori di riordino dei grandi fondi documentari relativi all’assistenza erogata dal nostro ente tra il Sette e il Novecento, grazie al progetto Milano sconosciuta ritrovata sostenuto con generosità dalla Fondazione Cariplo e con il contributo della Regione Lombardia. Con l’anno scolastico 2004-2005, a tale programma d’interventi archivistici è stato affiancato un innovativo Laboratorio di didattica della storia, intitolato A scuola di carità – Alle radici della solidarietà ambrosiana, che ha coinvolto le scuole secondarie milanesi e lombarde in un percorso di avvicinamento alle fonti documentarie.
I frutti di questo lavoro sono confluiti nei pannelli di tre mostre divulgative itineranti, le quali costituiscono il cuore del percorso proposto a Palazzo Marino: dopo una parte introduttiva vengono illustrate le iniziative milanesi per il ricovero e il reinserimento sociale di disoccupati, mendicanti e inabili al lavoro nella sezione intitolata Senza casa, senza lavoro 1784-1978. Segue Zero in condotta!? 1817-1972, che offre al visitatore la possibilità di conoscere l’esperienza dell’Istituto Derelitti di Milano nel soccorso ai minorenni disagiati. La terza sezione, I frutti della carità. Protagonisti dell’assistenza a Milano 1738-1964, propone invece i percorsi di vita individuali di alcuni benefattori, amministratori e assistiti.
L’allestimento è stato concepito nel rispetto dei luoghi ospitanti. Il risultato è un percorso mimetico, che poco si discosta dal contenitore sia della sala Alessi che del cortile d’onore. Il layout grafico è piacevole come pure quello dell’allestimento che orienta il visitatore, attraverso poche tappe alla scoperta dei contenuti della mostra.

  • Committente: Asp Golgi Redaelli
  • Progettista capogruppo: Raffaella Ferrara
  • Gruppo di progettazione: Giusi Bisicchia

Workhouse’s reorganization and expansion

Studio di fattibilità e progetto di massima per l’ampliamento di un’attività produttiva esistente

  • Committente: Parsec s.r.l – Azienda Privata
  • Progettista capogruppo: Parsec s.r.l
  • Gruppo di progettazione: arch. Paolo Giovenzana
    arch. Raffaella Ferrara
    arch. Giusy Bisicchia
    arch. Laura Di Marzio
  • Consulenti: ing. Dario Parravicini
    ing. Luca Mancinelli

Una nuova chiesa per Scutari

Pianta Chiesta Scutari

L’intervento prevede l’ideazione di una piccola chiesa ospitante circa 100 utenti. L’intorno è particolarmente felice: montagne e lago, con inverni rigidi.

La progettazione è partita da alcune necessità specifiche: dimensioni ridotte, materiali locali e tecnologie semplici. Questo ha portato a una libera interpretazione della pianta a croce greca. Il simbolismo del numero tre, come trinità è onnipresente: dall’orditura della maglia strutturale alla panca.

L’altare ed il fonte battesimale sono contrapposti e connotati da grandi vetrate infrante da colonne frangisole e portanti la copertura.

Il loro posizionamento segue oltre sia l’asse eleotermico che i paesaggi naturali accennati.

Per evitare uno spiacevole controluce alle spalle dell’abside il monolite, rivestito in piastrelle, del tabernacolo scherma la cerimonia.. l’abside, come previsto è leggermente rialzato rispetto la platea. Ai suoi lati due funzioni: il confessionale e la sagrestia. Dalla prima si accede su una passerella matroneo per manutenzione vetrate laterali, sul tetto della seconda si trova un piccolo spazio per i musicisti.

Chiesa Scutari: sezioneIl fonte battesimale è ribassato. Riceve acqua da una fenditura a pavimento proveniente dal tabernacolo.

L’assemblea assiste alla cerimonia dall’alto con visione privilegiata, sia internamente che , nelle stagioni calde dall’esterno.

  • Progettista capogruppo: Raffaella Ferrara
  • Gruppo di progettazione: Giusy Bisicchia
  • Strutture: Dario Parravicini

Chiesa Scutari 1 Chiesa Scutari 2 Chiesa Scutari 3 Chiesa Scutari 4 Chiesa Scutari Render Chiesa Scutari Render 2 Chiesa Scutari Render 3

Rivellino di Santo Spirito

L’intervento consiste principalmente in una manutenzione di tipo ordinario.
Al fine del superamento delle barriere architettoniche si è proposto un inserimento minimale di un corrimano che contenga in se più funzioni. Sono esposte poi le segnaletiche necessarie ai visitatori al fine di prevenire eventuali infortuni come pure una proposta di massima per la prevenzione incendi. Il progetto da noi ideato parte dal presupposto che l’edifico in cui si sta intervenendo ha una valenza storica ed artistica considerevole, ma dall’altro lato presenza una carenza per la fruibilità da parte del pubblico. Proprio per evitare un intervento “massiccio” e invasivo è stata concepita l’idea del corrimano che oltre ad avere la sua valenza propria contenesse in sé l’illuminazione di sicurezza e fosse anche una “canalina” passa cavi elettrici per non duplicare gli apparati.
La veste moderna tecnica e semplice porta avanti il semplice principio della riconoscibilità immediata, che si differenzi non solo dall’intervento quattrocentesco, ma anche da quelli più recenti e illustri. Ci pare appropriato citare anche altri colleghi dalla fama e dall’intelletto riconosciuti per avvallare le nostre proposte. Paolo Marconi scrive “se fosse vero che form follows function l’architettura creata per una specifica funzione – uno specifico uso- dovrebbe ospitare quel solo uso, a meno di limitate modifiche o rattoppi, e dopo dovrebbe essere sostituito.” Va da se che non ospitando più sentinelle ma visitatori almeno i “rattoppi” siano dovuti e necessari. Paolo Portoghesi scrive ” l’Italia degli anni Cinquanta del secolo scorso, per opera di Albini, dei B.B.P.R., di Scarpa, di Gardella, di Michelucci ha dimostrato non solo la compatibilità nel restauro del nuovo e dell’antico, ma anche la possibilità che dall’accostamento coraggioso nasca un plusvalore che dipende dalla natura dialogica dell’intervento moderno”. Per concludere a noi sognatrici non rimane che una ulteriore provocazione: il Castello Sforzesco è un tesoro, lo sono pure i suoi baluardi esterni. Noi siamo disponibili ad un dialogo attivo al fine di salvare quelle parti che necessitano un intervento urgente come la porta del soccorso o ancora la più delicata e ferita Torre della Colubrina

  • Committente: Soprintendenza al Castello Sforzesco
  • Progettista capogruppo: Raffaella Ferrara
  • Gruppo di progettazione: Giusy Bisicchia

Asilo Biassono

L’incarico del progetto è stato affidato alla società Parsec S.r.l.,. Il gruppo di autori è composto dall’architetto Paolo Giovenzana e dalla sottoscritta.
L’intervento prevede la realizzazione di un edificio destinato ad asilo nido e a scuola materna. La capienza è di 75 bambini divisi in 60 asilo nido e 15 materna, implementabili al massimo del 10% secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Asilo nimo scuola materna BiassonoIl lotto, all’interno del quale è ubicato l’immobile in progetto, è di forma regolare, con andamento pianeggiante. Il lato di lunghezza maggiore confina a ovest con via Lega Lombarda e ad est con altra prorpietà: residenza appartenente al P.I.I. “ex Sasatex”. Il lato corto confina sia a nord che a sud con strade di nuova progettazione.

Gli accessi sono ubicati su via Lega Lombarda e all’interno del parcheggio di pertinenza dell’asilo.

Su via Lega Lombarda si prevede la realizzazione di parcheggi pubblici che verrebbero utilizzati sia dall’utenza dell’adiacente RSA che dagli utenti dell’asilo. Questo accesso è previsto pedonale.

Per quanto riguarda gli accessi carrai questi sono posti a nord. All’interno del lotto , come sopra accennato, è prevista una porzione di area destinata a parcheggio esclusivo per gli addetti dell’asilo. Da questo parcheggio è possibile, accedere attraverso una rampa al piano interrato, dedicato ai servizi.

Gli spunti progettuali che hanno portato alla redazione della presente bozzettatura sono frutto di studi e analisi relative alla letteratura legata all’infanzia e più precisamente ai bambini di età compresa fra i 0 e i 5 anni. L’asilo è un ambiente, uno spazio fisico ed emotivo che consente al bambino piccolo di fare esperienze che lo aiutano nella crescita intellettuale (sviluppo delle abilità) e nella crescita emotiva (autonomia, capacità di tollerare il distacco dai genitori).

Al centro del percorso ideativi c’è il bambino utente. Il progetto, idealmente, vuole assecondare le sue esigenze fisiche e mentali

 

Asilo nimo scuola materna BiassonoL’analisi propedeutica è stata chiarificatrice per l’individuazione dei principi progettuali, oltre alla normativa vigente e superata.

Da qui si è compreso come lo sviluppo mentale del bambino sia altamente influenzato da qualunque tipo di stimolo sensoriale.

La vista, il gusto, il tatto, l’olfatto e l’udito sono divenuti i punti di partenza, come pure il comfort e l’accoglienza. . Si sono create possibilità quotidiane, per ogni bambino e per i bambini in gruppo, di interagire con più materiali, più linguaggi, più punti di vista, di avere contemporaneamente attive le mani, il pensiero e le emozioni, valorizzando, di conseguenza, l’espressività e la creatività.

Lo sviluppo della percezione cromatica avviene con l’identificazione dell’aula nuovo nido e nuova casa: ciascuna aula, infatti, di capienza massima pari a 15 bambini, è esternamente connotata da un colore vivo. All’interno il soffitto a forma piramidale è connotato da travi e travetti a vista. La perlinatura è mascherata da un pannello fonico colorato in gradazione come la pavimentazione e particolari interni degli infissi. Per ogni sezione, ad esclusione dei lattanti è stato progettato un giardino “privato”, luogo deputato alla sperimentazione tattile ed olfattiva. Ogni giardino è collegato direttamente con il giardino comune ove verranno allestite apposite aree gioco, per favorire l’interscambio di esperienze fra i bambini utenti di fasce ed età differenti.

Le aule sono tutte a pianta quadrata e la loro copertura (tetto) è costituita da manufatto piramidale autonomo.

Com’è visibile dall’analisi del progetto, si è voluto rivestire “la funzione asilo”: il castello suggestiona grandi e piccini, memoria di giochi infantili e palcoscenico colorato per i giochi di domani. Rappresenta anche un segno di coinvolgimento del territorio in un processo di puntuale identificazione.

Una scala torre, posta su lato ovest dell’edificio consente l’accesso a tutte le coperture, poste a livelli diversi. I pannelli solari sono stati posizionati in corrispondenza del corpo più alto per ottenere il maggior rendimento possibile.

Le funzioni servizi e parti comuni sono connotate, esternamente, da un rivestimento in mattone paramano così che, già dall’esterno, si percepisce l’attività contenuta.

Ogni aula al proprio interno contiene diverse funzioni: riposo, consumazione pasti, didattica, attività motoria, diversificate a seconda dell’età dell’utente.

Gli spazi comuni prevedono la realizzazione di un ambiente ludico con accesso comune a tutte le aule e una vasca per acquaticità dalle dimensioni ridotte per favorire nuove esperienze motorie.

L’utilizzo di quest’ultima funzione verrà in seguito definita dall’Amministrazione Comunale. Si potrebbe pensare che questa possa essere utilizzata anche in fasce orarie differenti, aprendo ad utenze più ampie e, durante il periodo estivo per attività ricreative sempre a beneficio dell’infanzia cittadina e magari anche per training riabilitativo.

Le funzioni dei servizi sono accorpate e prevedono al piano terra i:

  • ambulatorio e attesa
  • bagno handicappati
  • cucine
  • lavanderia e stireria
  • bagno cuoca
  • spogliatoio cuoca

Al piano primo a completamento delle funzioni del piano terra sono allocati:

  • 3 uffici
  • spogliatoio del personale
  • bagni del personale
al piano interrato:
  • centrale termica pompe di calore ad acqua, boiler di accumulo pannelli solari
  • locale tecnico piscina
  • deposito cucina
  • depositi vari materiale asilo

Il piano primo è ubicato sopra un’aula, coprendola per metà superficie. Da questo livello è possibile un affaccio sugli spazi sottostanti. A questi locali si accede tramite una scala con accesso svincolato.

La visitabilità, in ottemperanza al D.M. n. 236 del 14 giugno 1989 e alla L.R. n.6 del 20 febbraio 1989, è interamente garantita al piano terra tramite percorsi privi di ostacoli.

Asilo nimo scuola materna BiassonoPer quanto concerne la scelta dei materiali l’obbiettivo è stato quello di promuovere un intervento nel rispetto dei principi dell’analisi irrinunciabile di bioarchitettura al fine di creare ambienti di vita salubri ed armonici; – promuovere un intervento volto al risparmio energetico; – garantire la funzionalità dell’edificio per la destinazione d’uso richiesta.

L’edificio, è stato progettato utilizzando la tipologia a padiglione, con una maglia strutturale quadrata. I sistemi e materiali utilizzati nella progettazione mirano al benessere, alla salubrità ed alla ecosostenibilita’ mirata ad un basso impatto sull’ambiente in tutte le fasi della vita del manufatto mediante l’utilizzo di materiali non inquinanti o riciclati/riciclabili e che richiedono una bassa quantità di energia in fase di produzione.; di bioclimaticita’ attraverso l’uso della bioedilizia per garantire la maggior protezione possibile anche da elementi esterni tramite l’impiego di materiali naturali (calce per malte ed intonaci, infissi in legno, isolamento termico in sughero naturale, vernici alle resine vegetali, ecc.) – realizzazione di paramenti murari permeabili e traspiranti, con l’utilizzo di materiali di rivestimento in grado di regolare l’umidità e la traspirazione (intonaco e vernici traspiranti); – creazione di un microclima salutare per gli interni con l’uso di tecniche di riscaldamento in grado di produrre un alto di grado di irradiazione del calore e un basso grado di convezione al fine di mantenere un’umidità adeguata (riscaldamento a pavimento a bassa temperatura, integrato da umidificatori/deumidificatori); – impiego di tecnologia per l’utilizzo dell’energia solare allo scopo di produzione di acqua calda sanitaria.

Il particolare progettato della copertura “multiorientata” facilita una miglior captazione delle radiazioni solari ottimizzando l’utilizzo a scopo energetico e permettendo il facile intervento di “pozzi luminosi” dove necessario.

L’idea di mascherare le gronde con il gioco fantastico delle merlate ha permesso lo sfruttamento intensivo di tutto il perimetro del fabbricato della specifica funzione, favorendo così l’effetto frangisole a protezione delle ampie vetrate e protettivo di tutte le finiture murarie sottostanti come colori, intonaci, isolamenti ecc.

Progettista capogruppo: Paolo Giovenzana, Raffaella Ferrara

 

Asilo nimo scuola materna Biassono

Asilo nimo scuola materna BiassonoAsilo nimo scuola materna Biassono

Villa Passoni

ANALISI DELLE CARATTERISTICHE ESISTENTI

L’area, oggetto di intervento è situata in Via Gilera n° 112/114 angolo Via Ampusi. Il lotto, di forma regolare contiene un edificio realizzato intorno agli anni 20 del novecento. Accedendo alla documentazione depositata presso gli archivi comunali si è riscontrato che, attraverso due interventi distinti, l’immobile è stato rimaneggiato e trasformato in residenza bi-familiare. Con il passare degli anni, la villa è andata svuotandosi e degradandosi.

Il fabbricato originario, per la natura del proprio impianto planimetrico ed il linguaggio architettonico adottato in fase di progettazione non riveste una valenza storica significativa ma, piuttosto, una memoria generatasi da un intervento edilizio di più unità residenziali finalizzate all’assolvimento di necessità abitative di un gruppo familiare ampliatosi negli anni e frazionatosi.

Attualmente il linguaggio architettonico che si percepisce non evidenzia omogeneità. Esso è povero di spunti e solo relativamente a spunti dell’impianto originario. L’allegato dossier fotografico evidenzia gli elementi compostivi storici poi riproposti in fase progettuale:

  • cornici di sottolineatura finestra
  • parapetto balcone in cemento e ferro
  • cordolo marcapiano in cemento
  • cornici di bordura esterna
  • fascia in intonaco strollato sul prospetto Sud, quota interrato rialzato
  • utilizzo intonaci colorati con tonalità simili all’esistente
  • tipologia vani finestra
PROGETTO:

Definito il quadro storico esistente, i parametri progettuali che fanno parte del progetto d’intervento sono:

  • Il rispetto del volume edificato esistente
  • L’ampliamento sui due lati, del fabbricato originario, realizzando due singole unità abitative
  • Ristrutturazione edilizia e suddivisione del corpo storico in quattro mini-unità abitative collocate su due livelli, e recupero del sottotetto come singola unità residenziale
  • Modesto sbancamento sul lato nord del fabbricato per garantire l’edificazione di unità box sufficienti ai fini normativi.
prospetti:

Al fine di preservare la memoria storica dell’edificio, in fase di progettazione si è deciso di mantenere le caratteristiche estetiche, costruttive, la sagoma, la posizione e l’impianto planimetrico della villa originaria

La fase di analisi è stata propedeutica alla progettazione delle facciate tramite la selezione dei caratteri significativi da riproporre.

Per quanto riguarda l’ampliamento, la scelta architettonica si è concentrata sulla volontà di sottolineare la contrapposizione tra vecchio e nuovo.

La porzione di fabbricato, riproponente l’edifico esistente, prevede delle aperture quanto più possibile fedeli al progetto originario, sia per forma, per posizione e mantenimento delle cornici sopra descritte. Osservando lo stato di conservazione dell’edificio si è ritenuto opportuno l’inserimento di significativi davanzali al fine di proteggere la facciata dal dilavamento dell’acqua meteorica ben visibile nello stato attuale delle facciate.

L’ampliamento, di contro, propone la volontaria differenza dei campi finestrati che si discostano per dimensione. La scansione proposta è modulare, pensata in multipli e sottomultipli, autonomi rispetto all’edificio originario e studiato nel rispetto delle regole compositive, per garantire all’ampliamento un’evidenza calibrata ed armonica.

La ristrutturazione edilizia prevede la fedele riproposizione degli attuali colori e consistenze materiche.

La scelta dei colori, relativa all’ampliamento, segue il piano del colore adottato dal comune per il proprio centro storico. Le facciate relative all’ampliamento prevedono quindi intonaci in colore armonico con l’esistente e parti rivestite in pietra. Da un punto di vista compositivo si sono voluti creare dei campi percettivi che ripropongono su entrambe le unità abitative in ampliamento lo stesso peso di pieni e vuoti. Le parti di edifico in ampliamento, a contatto con l’esistente proposte sono rivestite in pietra, al fine di proporre una lettura esatta ed immediata che differisce dall’impianto originario mediante la semplice armonica percezione di materiali differenti.

sistemazione aree esterne e accessi

Punto di forza del progetto è il rispetto delle essenze arboree esistente. L’impianto planimetrico è stato progettato definendo i nuovi impianti nel rispetto delle essenze arboree.

E’ presente in modo significativo, piantumazione d’alto fusto progettata e messa a dimora fin dalle origini per “cercare protezione” acustica dall’invasiva presenza di Via Gilera e regolazione degli irraggiamenti solari derivanti dall’orientamento del lotto

Il principale accesso pedonale è al centro dell’accessibilità dell’intervento: la giacitura invasiva di Via Galera ed il senso unico di Via Ampusi hanno determinato:

  • l’accessibilità principale della residenza da Via Ampusi proponendo uno “spacco arretramento di significativa porzione della recinzione”: questa proposta progettuale diviene spazio permeabile tra spazio pubblico e spazio privato, ed invito alla nuova residenza
  • mantenuto l’accesso esistente affacciato su Via Galera, viene dedicato a una singola unità abitativa
  • l’attuale accesso carraio è stato spostato più a nord, a confine del lotto, per servire il cortile ribassato di accesso a box.

Questa scelta progettuale ha migliorato sensibilmente la veicolarità dell’accesso al lotto. Allontanandolo dall’angolo Ampusi Galera, si rende semplice l’immissione alla circolazione stradale e si rispettano maggiormente i parametri dettati dal codice della strada.

rispetto energetico ambientale

É opportuno “addentrarsi” in riflessioni nel merito della qualità del progetto residenziale che si produrrà; le recentissime norme D.Lgs. 311/06 e L. 192/2005 riassunte e ricomprese nella proposta universalmente nota di “Casa Clima” suggeriscono una più approfondita riflessione, di seguito analizzate:

  • Il risparmio energetico proposto dalla norma si esplica nel concetto che ogni singola unità abitativa debba garantire autonomia energetica e acustica, ciò significa, sostanzialmente, non disperdere energia al più basso costo e con minor impatto inquinante possibile
  • Il rispetto del contesto ambientale vuol dire a giudizio dello scrivente rispettare sostanzialmente il patrimonio arbustivo, considerandolo un valore aggiunto, per la “protezione” acustica, energetica e visiva
  • L’impatto inquinante principale sulla futura edificazione è rappresentato dalla viabilità. Questo suggerisce ed impone la necessità di considerare l’esistente volume alla luce delle scarse qualità materiche tipiche del periodo normativo a cui fa riferimento l’edificazione della volumetria attualmente esistente.

Garantire l’ottenimento del massimo obiettivo in ordine alla qualità di vivibilità del fabbricato, termica ed acustica si traduce in:

  • Essere certi di tutti i materiali impiegati: sia in ordine alla loro certificazione che al loro impiego complessivamente certificabile
  • Perseguire la scelta di un massimo utilizzo di materiali che rispondano ai dettami della certificazione energetica
  • Realizzazione degli impianti al servizio delle varie utenze nel rispetto del risparmio energetico e del ridotto impatto ambientale
  • Utilizzo di materiali che rispettino il contesto edilizio in cui il fabbricato viene inserito e che al tempo stesso propongono un nuovo linguaggio architettonico, capace di durare nel tempo ed esser considerato portatore di valori.

In sintesi agli effetti di una indiscutibile qualità finale certificabile, s’evince la necessità di procedere ad un intervento di ristrutturazione edilizia, affinché possano esser perseguiti i criteri generatori del progetto.

Progetto Villa Passoni Arcore

Progetto Villa Passoni Arcore

 

Progetto Villa Passoni Arcore

Progetto Villa Passoni Arcore

Progetto Villa Passoni Arcore

Progetto Villa Passoni Arcore